Il territorio alpino ed in particolare quello delle Dolomiti a cui il Trentino appartiene, trova nella filiera del turismo un settore di particolare interesse ed importanza per la propria economia.
Nell’era della globalizzazione, evidenziare ed esprimere i propri elementi distintivi per caratterizzare la propria offerta, diviene elemento strategico per attenzionare i flussi della domanda e quindi fidelizzare consumatori ed ospiti.
La ricerca di elementi esperienziali, rappresenta sempre più la nuova frontiera dell’offerta turistica per una vacanza attiva ed unica.
I valori dei diversi territori sono quindi rappresentati oltre che dalle bellezze naturali di cui le Alpi sono particolarmente ricche, dalla cultura dei popoli che vi abitano stabilmente, dalle loro usanze e tradizioni, nonché dalle produzioni tipiche ed agroalimentari.
Alpeggi con i propri formaggi, viticolture eroiche dedite anche alla produzione delle famose bollicine di montagna, mele, piccoli frutti, ortaggi, patate e mais da polenta, nonchè olio e prodotti ittici, rappresentano il dna della nostra agricoltura e delle rispettive produzioni che sempre con maggiore interesse sono attenzionate dai numerosi ospiti che frequentano le nostre montagne ed i nostri laghi alpini.
Produrre in un ambiente non facile impone forti e rigorose scelte verso necessari processi di qualità, certamente più impegnativi sia in termini economici che ambientali, ma fortemente riconosciuti ed apprezzati dai consumatori.
Ecco quindi che il binomio Turismo – Agricoltura, trova piena sintonia e giustificazione di intenti in un percorso parallelo di reciproco sostegno e valorizzazione quale quello espresso e promosso da questo progetto.
In questo particolare momento di pandemia che ha messo alla prova la tenuta dei nostri sistemi economici e sociali, il settore primario, e quello agroalimentare in particolare, si sono dimostrati settori anticiclici riuscendo a rispondere alle flessioni produttive che Covid-19 ha determinato.
Per stare al passo con i tempi e saper cogliere appieno le possibilità di sviluppo che il nuovo processo di ripresa e ripartenza potrà offrire, è però sempre più importante aggiornarsi, investire nella competenza, nella formazione, nella conoscenza, nella ricerca e consulenza, indirizzando in particolare le attenzioni al valore delle risorse umane ed ai giovani quale vero elemento di prospettiva futura.
L’aggiornamento della regolamentazione per le attività di agriturismo e di enoturismo in campo agricolo, accompagnano il più importante ed ambizioso progetto di riforma del comparto turistico. Le occasioni offerte da questo progetto, potranno rappresentare importanti laboratori di valutazione ed avvicinamento tra i due mondi nello spirito di rafforzarne gli aspetti collaborativi e creare un progetto di sistema che valorizzi ancor più il Territorio.
Se pensiamo al futuro dell’economia delle zone di montagna, dobbiamo immaginarlo come un sistema in equilibrio tra tradizione ed innovazione, tra sostenibilità economica e rispetto di un ambiente naturale fragile e nello stesso tempo ricco di risorse e possibilità. C’è bisogno di idee e di stimoli nuovi che aiutino ad interpretare il presente esplorando con intelligenza le possibilità che abbiamo davanti, per accompagnarci in un percorso che esca dai nostri confini rinsaldando i legami con i territori che condividono con noi cultura, geografia ed i processi storici.
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Roberto Failoni
Assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo
Giulia Zanotelli
Assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca |